Sensori magnetici come funzionano?
L’utilizzo dei sensori magnetici, detti anche sensori di prossimità, è uno dei sistemi di sicurezza più efficaci e sicuri per difendere la vostra abitazione dall’intrusione da parte di malintenzionato o ladri.
I sensori magnetici antifurto sono particolari dispositivi che si applicano ai telai di porte e finestre e quando vengono sovrapposti creano un circuito chiuso che se viene interrotto fa scattare l’allarme.
Quindi nel caso in cui un malintenzionato cerchi di aprire la porta o le finestre, allontanando i contatti magnetici, interrompe il circuito e provoca l’accensione dell’allarme.
Come funzionano I sensori magnetici di sicurezza?
I sensori magnetici per porte e finestre funzionano grazie a una lamella di materiale ferromagnetico posizionata all’interno del contatto.
La lamella, una volta posizionato il primo sensore, viene attratta dalla lamella di polo magnetico opposto posizionata sull’altro battente della porta o della finestra e crea un campo magnetico.
Nel momento in cui si interrompe il segnale, in base al sistema di antifurto installato, i sensori possono emettere un segnale acustico, allertare la centrale di vigilanza o inviare un messaggio al proprietario dell’abitazione tramite l’applicazione sul cellulare.
La maggior parte dei contatti magnetici sono basati sulla tecnologia “Reed”, vengono alimentati con speciali batterie che durano circa due anni e si collegano al sistema di allarme tramite cavo o wireless.
Dove viene posizionato il sensore magnetico?
Il sensore magnetico generalmente è contenuto in un dispositivo metallico di forma rettangolare o cilindrica che viene agganciato con viti o biadesivi al battente dell’infisso e al telaio in modo che combacino perfettamente.
Esistono anche sensori magnetici non visibili che vengono inseriti nella struttura stessa del serramento.
I sensori magnetici REED presentano alcuni limiti dal punto di vista della sicurezza, infatti utilizzando un magnete esterno è possibile mascherare l’assenza del magnete di riscontro interno, disabilitando in questo modo il contatto Reed ed eludendo completamente l’impianto antifurto.
Per risolvere questa criticità dei contatti REED sono comparsi sul mercato i sensori magnetici antimascheramento Magnasphere, brevettati da un’azienda americana, che sono predisposti per riconoscere solo ed esclusivamente il magnete di riferimento registrato al momento dell’installazione in una zona ristretta di spazio.
Questo sistema impedisce la manomissione del sensore perché qualsiasi altro campo magnetico che non venga posizionato nell’esatta posizione fa scattare l’allarme.
Principali vantaggi dei sensori magnetici
Fra i vari sistemi di antifurto e antintrusione i contatti magnetici sono ancora un’ottima soluzione per la sicurezza della casa e in ogni altro ambito ed edificio fossero necessari per proteggersi da effrazioni.
Fra i principali vantaggi di questi contatti ricordiamo:
- Facilità di installazione: in commercio esistono kit completi dotati di istruzioni per il montaggio che possono essere installati anche da chi non ha grande competenza in materia.
- Con il montaggio di sensori magnetici su tutti gli infissi e le porte che vengono successivamente collegati all’antifurto, si riesce a mettere in sicurezza l’intera superficie dell’abitazione o di qualsiasi altro ambiente lavorativo.
- I contatti sono resistenti a shock e urti meccanici, umidità esterna e sovratensioni.
- I contatti magnetici hanno un costo contenuto anche nei modelli più sensibili come quelli con tecnologia Magnasphere.
- Sul mercato è possibile scegliere sensori in alluminio o plastica e di varie forme e dimensioni per poterli integrare esteticamente alle varie tipologie di infisso.